I sogni sono tutti li, a pochi centimetri di distanza fra il desiderio di raggiungerli e la volontà e la caparbietà di dire a se stessi “ce la posso fare”.  
Sono diversi per ognuno di noi eppure, sono simili l’un l’altro.
Non sono quantificabili, non puoi attribuirgli un valore, ma faresti qualsiasi cosa pur di poterli realizzare.
Sfideresti chiunque giurando e spergiurando di avere ragione nell’inseguire quel sogno, costi quel che costi, ora sacrificate alla vita e rabbia da portare con se in valigia.
Rabbia. Quell’elemento che è ago della bilancia fra bene e male. Quel piccolo particolare che può risultare determinante ai fini del raggiungimento di un obiettivo.
Ed è proprio di gestione della rabbia e di obiettivi, sogni e speranze future che si è discusso durante gli ultimi due incontri del progetto “Col calcio …. si impara” in collaborazione fra la Cooperativa Sociale Eughenia e l’USD Bitonto Calcio.
Ospite di uno dei due incontri, è stato Domenico Racaniello, figura dall’indiscusso valore umano che da anni si occupa della crescita umana, caratteriale e calcistica dei ragazzi delle scuole calcio.

Ne segue i progressi, i fallimenti, le cadute, le risalite ed il raggiungimento dei loro sogni.

Fa da tramite a quelli che sono i loro obiettivi, e tutti i loro timori e le loro paure. E’ una spalla costante sulla quale possono contare tutti i ragazzi.
Ed ì stato proprio Domenico a spigare ai ragazzi quanto elemento imprescindibile per inseguire i propri sogni, nel calcio, così come nella vita, sia la rabbia.
Ha spiegato loro che si tratta di un particolare fondamentale per andare incontro prima, ed affrontare poi, tutti gli ostacoli che si trovano sulla strada dei propri obiettivi.
Perché rabbia, vuol dire anche determinazione, caparbietà, forza di volontà, spirito di sacrificio e voglia di giocarsi tutte le carte a propria disposizione.
Domenico però, ha anche spiegato loro che talvolta, l’eccessiva rabbia, può sfociare in arroganza e, soprattutto, violenza, andando in pochissimi istanti a far crollare tutto quanto di buono viene costruito giorno dopo giorno.
Un incontro intenso, che ha catturato a 360° l’attenzione dei ragazzi, scatenando in loro una profonda e doverosa riflessione interiore per chi, come loro, ha tutto il tempo davanti per scegliere, lavorare e realizzare quelli che sono i propri sogni.
Perchè, alla fine, i sogni sono tutti lì, a pochi centimetri di distanza fra desiderio di raggiungerli e volontà e caparbietà nel dire a se stessi, “ce la posso e ce la devo fare” …..
Danilo Cappiello