Il raggiungimento di ogni singolo obiettivo, comporta come prima scelta il saper decidere quali sono le cose da sacrificare e lasciare a casa, e quali  quelle da portare assieme a te nella valigia.
Quella valigia che sarà tua compagna di viaggio nelle stazioni, nei vagoni dei treni, nei posti sugli autobus e nelle camere d’hotel quando potrai contare solo su te stesso e sulla tua voglia di arrivare.
Arrivare a conquistare quello per cui non dormi tute le notti, quello per cui ti alleni sotto il sole cocente e sotto la più gelida neve.
Quello per cui molte volte, inconsciamente, si fanno anche delle scelte sbagliate e frettolose.
Ed è proprio di voglia di raggiungere gli obiettivi, e di come e cosa fare, che si è discusso lo scorso lunedì durante l’ora del laboratorio “Col calcio … si impara” organizzato dalla Cooperativa Sociale Eughenia in collaborazione con l’USD Bitonto Calcio.
A portare la propria testimonianza, è stato il responsabile dell’area tecnica della juniores nazionale dei neroverdi, nonché ex giocatore, Nicola Caldarola.
Il responsabile della juniores, ha raccontato ai ragazzi della propria esperienza all’estero in Romania a soli 18 anni, condita da quella voglia di arrivare che superava ogni timore e dubbio, ma anche dell’aver scelto di concludere anzitempo la propria carriera da calciatore, esattamente all’età di trent’anni, perché gli stimoli non erano più quelli in grado di poter fare la differenza per un atleta che desidera più di ogni altra cosa giocare a calcio.
Nicola Caldarola però, in conclusione, ha spiegato ai ragazzi che  scelte come quella di partire e di smettere, fanno parte della vita e della carriera, ma che allo stesso tempo non può esserci carriera se non si è abili, testardi, caparbi ed umili, nel sapersi creare le giuste opportunità per emergere.

Un’altra testimonianza reale dunque per i nostri ragazzi, di come col calcio … si impara.

Danilo Cappiello