Le “Mani in pasta” per realizzare i tipici taralli bitontini, i “picciuatelli”. A farlo, con un’antica ricetta tramandata, dei ragazzi inseriti nel percorso di messa alla prova del Tribunale di Bari (oggetto di condanne penali e/o custodia cautelare), seguiti dalla Cooperativa Sociale “Eughenia” di Bitonto.
Attiva sul territorio ormai da un ventennio, ha sperimentato vari laboratori – compresi quelli di falegnameria “Arti e mestieri”, dell’orto e quello musicale “Street’s Sound” – e con “Mani in pasta” ora alza l’asticella: «Questo laboratorio coinvolge i ragazzi e li educa alla conoscenza degli alimenti, al rispetto dei tempi, del lavoro di squadra e li stimola notevolmente grazie al gradimento ottenuto dal prodotto finito – commenta la presidente di “Eughenia”, Patrizia Moretti -. I giovani, tutti tra i 16 e i 18 anni, stanno utilizzando un’antica ricetta e il nostro oro verde, l’olio extravergine d’oliva».
Alle buone intenzioni della Cooperativa e dei ragazzi si è aggiunto un tassello fondamentale: la collaborazione della Fondazione Vincenzo Casillo che ha contribuito per avviare una start-up con l’acquisto iniziale dei forni, con la speranza, in un prossimo futuro, di avviare anche un vero e proprio tarallificio tutto bitontino.
LA PRIMA VOLTA
«È la prima volta che supportiamo un progetto di laboratorio così fatto e siamo davvero molto felici – ci dice Cardenia Casillo, consigliere delegato della Fondazione -. I ragazzi, in questo modo, non solo avranno un’attività manuale rettiva, finalizzata all’attività lavorativa, che darà loro la concretezza di poter vivere un’altra vita che non sia quella che li ha portati ad entrare nel circuito penale». I progetti, inoltre, volano già alto: durante l’attività verrà ideato un brand che evidenzi la rilevanza sociale del progetto, per poi produrre e inserire il “picciuatello” in una rete di commercializzazione.
In più la Fondazione affiancherà in un periodo di formazione i ragazzi sia per la pratica che negli aspetti legati al marketing e nello sviluppo della rete di collaborazione per facilitare la sostenibilità progettuale a lungo termine: questo sarà possibile grazie al supporto di “Haumi” – di Mariano Intini – esperto in progettazione europea e sviluppo degli Enti del Terzo Settore, che ha scelto di sostenere il proseguo e l’ampliamento del progetto “Mani in pasta”.